Descizione
E’ un armonioso mix di tre componenti fondamentali: le mandorle, il miele e il pistacchio.
Gli ingredienti sono fusi insieme grazie a molte ore di cottura a fuoco lento, con tanto amore e tanta pazienza: così il capolavoro del torrone è compiuto.
Quindi si dispone negli antichi telai, si taglia, si avvolge molto bene, possibilmente sigillando l’involucro per evitare che prenda aria e quindi si “bagni” (questo inconveniente è dovuto al fatto che essendo la mandorla fortemente igroscopica l’acqua che ne deriva scioglie il miele e il torrone diventa “bagnato”, appiccicoso).
Una volta sigillato è bene conservarlo in scatole di latta o in barattoli di vetro, naturalmente lontano da fonti di calore e di umidità.
Con questi piccoli accorgimenti, necessari in quanto il nostro torrone è privo di conservanti, il torrone può essere consumato piacevolmente anche dopo tanti mesi dalla sua produzione.
Scopri di più
Nel corso della sua lunga attività, il Torronificio ha ottenuto altri importanti premi.
Fra tutti, si ricordano i seguenti:
- Esposizione Internazionale di Roma (1895);
- Gran Medaglia d'Oro – Bordeaux (1897);
- Gran Medaglia d'Oro e Croce insigne, Esposizione di Genova (1903);
- Medaglia d'Argento – Esposizione Agricola di Palermo (1902).Infine grazie all’impegno di Marcella il Torrone di Caltanissetta è inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali tenuto dal Ministero dell’agricoltura (Gazzetta Ufficiale n° 142 del 20 giugno 2012), e nel Registro delle Eredità Immateriali – Libro dei Saperi - curato dalla Regione Sicilia su indicazione dell’Unesco.
Torrone siciliano cioc. fondente mandorle e pistacchio
Azienda M. Geraci Paese Caltanissetta (CL) Formato 100 gr